Sono esattamente 447 anni che attorno al 20 luglio Venezia celebra con una grandiosa festa la fine della terribile pestilenza che colpì duramente la città negli anni 1575-1577, quando a morire furono un terzo dei cittadini veneziani. Per l’occasione, fu fatta erigere sull’isola della Giudecca la chiesa del Redentore, commissionata ad Andrea Palladio, che a quel tempo era il Proto, ovvero l’architetto capo della Serenissima. Per raggiungere la nuova chiesa, venne allestito un ponte votivo di barche per collegare la Giudecca dalla riva delle Zattere. Da allora, la tradizione si è rinnovata anno dopo anno: oggi viene costruito un ponte flottante lungo 330 metri.